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Bicentenario della nascita di Luciano Manara

Passione, Idee, Novità, Impegno

Bicentenario della nascita di Luciano Manara

Luciano Manara è stato tra le figure più importanti del Risorgimento, partecipando attivamente alle Cinque Giornate di Milano e alla prima guerra d’Indipendenza italiana.

Fu protagonista in difesa del Siccomario contro l’esercito asburgico e proprio per questo motivo Cava Manara porta il suo nome.

“Noi dobbiamo morire per chiudere con serietà il Quarantotto; affinché il nostro esempio sia efficace, dobbiamo morire”.

Luciano Manara

Il Comune, in occasione dei 200 anni dalla sua nascita, ha organizzato un incontro pubblico al teatro Rossi.

  • Il Cavaliere e Professore Fabio Zucca (Università degli studi dell’Insubria e Presidente istituto risorgimento Pavia) – in qualità di relatore
  • ⁠L’ Onorevole Alessandro Cattaneo
  • Il Dott. Lorenzo D’Agata, Funzionario del Ministero delle Imprese e Made in Italy
  • I ⁠sindaci dei Comuni di Barzanò, San Martino Siccomario, Travacò Siccomario, Carbonara al Ticino, Mezzana Rabattone, Montebello della Battaglia, Gropello Cairoli, Zinasco, Castelletto di Branduzzo, Pavia
  • ⁠Il Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze di Cava Manara
  • Il Signor Angelo Rovati, Presidente di Assoarma Pavia
  • Una delegazione di bersaglieri

Milano Pavia TV – Canale 78

Per l’occasione è stato presentato un francobollo commemorativo di Luciano Manara (by Poste Italiane).

Per maggiori informazioni circa il francobollo fare click qui oppure qui

La biografia è stata lasciata al sindaco del centro pavese, Silvia Montagna. Il testo si trova nel bollettino collegato all’emissione.

Nato appunto due secoli fa a Milano da una facoltosa famiglia borghese, si impegnò nelle Cinque giornate, guidando l’operazione che portò alla conquista di porta Tosa, divenuta poi porta Vittoria. Partecipò, quindi, alla Prima guerra di indipendenza al servizio del Governo provvisorio cittadino con un gruppo di cinquecento volontari da lui stesso organizzato, i bersaglieri lombardi. Il 20 marzo 1849 accorse in difesa del Siccomario e de La Cava, insidiati dall’avanzata asburgica. Poi, la ritirata, l’abdicazione di Carlo Alberto, il trasferimento per difendere la Repubblica romana. La mattina del 30 giugno 1849, mentre con pochi soldati difendeva nella futura capitale villa Spada, cadde colpito in pieno petto.

Il 24 luglio 1862 il Consiglio comunale di Cava in seduta straordinaria deliberò all’unanimità di aggiungere la denominazione “Manara”.

Qui di seguito alcune foto dell’evento:

Testo BOLLETTINO filatelico:

Luciano Manara nacque a Milano il 25 marzo 1825 da una facoltosa famiglia borghese.
Trovatosi a Milano allo scoppio dell’insurrezione delle “Cinque giornate”, fu a capo
dell’operazione che portò alla conquista di Porta Tosa, divenuta così, subito dopo
l’Unità d’Italia, Porta Vittoria.
Partecipò, quindi, alla Prima guerra di indipendenza al servizio del Governo
provvisorio di Milano con un gruppo di 500 volontari da lui stesso organizzato, i
Bersaglieri Lombardi.
Nominato maggiore, lavorò intensamente all’istruzione militare e alla disciplina della
sua truppa.
Il 20 marzo 1849 accorse in difesa del Siccomario e de La Cava, insidiati dall’avanzata
del nemico asburgico.
Carlo Alberto, Re di Sardegna, aveva da poco ripreso le ostilità contro Vienna, dopo la
sconfitta subita a Custoza l’anno precedente, e avanzava verso Milano. Il generale
Ramorino, alla guida della quinta divisione, si aspettava l’attacco austriaco da
Stradella, e lasciò sguarnita la linea del Ticino e del Gravellone. Luciano Manara
raccolse le poche truppe a sua disposizione e, con il soccorso di un drappello di
carabinieri a cavallo da Voghera e di altri militari dell’Arma resistette qualche ora, per
poi ritirarsi sopraffatto dagli austriaci.
Con la disfatta dell’esercito e l’abdicazione di Carlo Alberto, andò coi suoi soldati a
Roma, nella cui epica difesa si fece notare per senno e per coraggio.
Venne nominato capo di stato maggiore di Garibaldi, col grado di tenente colonnello.
La mattina del 30 giugno 1849, mentre con pochi soldati difendeva accanitamente Villa
Spada, cadde colpito in pieno petto.
Il 24 luglio 1862 il Consiglio Comunale di Cava in seduta straordinaria all’unanimità
deliberò di aggiungere la denominazione “Manara” desumendola dall’illustre
comandante del Corpo dei Bersaglieri. Il Re Vittorio Emanuele II con il Regio Decreto
n. 1211 del 15 marzo 1863 approvò la definitiva denominazione di Cava Manara, che
orgogliosamente porta nel toponimo il cognome dell’eroe che ebbe a scrivere “Noi
dobbiamo morire per chiudere con serietà il Quarantotto; affinché il nostro esempio
sia efficace, dobbiamo morire”.


Silvia Montagna
Sindaco di Cava Manara

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